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Un valido aiuto in cucina: le impastatrici
Impastare, che passione…ma, a volte, che fatica! Anche se le preparazioni che prevedono un impasto sono quanto di più appagante si possa realizzare, non dimentichiamo che si tratta pur sempre di un lavoro, impegnativo soprattutto da un punto di vista fisico.
Inoltre, alcuni impasti più “pesanti”, come quelli per la pizza e per il pane, richiedono una forza che, in alcuni momenti, può succederti di non avere.
Per ovviare a questo inconveniente, sono state inventate le impastatrici, strumenti formidabili in grado di offrire un prezioso aiuto in cucina e che, sostituendoti nel compito di impastare, ti permetteranno di dedicarti ad altre faccende. Disponibili in commercio in tutte le dimensioni utili, hanno solitamente un design minimal che si adatta a qualunque stile di arredamento, forme compatte per essere maneggevoli e colori accattivanti per dare un tocco di vivacità in più alla tua cucina.
Le impastatrici: panoramica sulle caratteristiche
Esistono da decenni, ma negli ultimi anni hanno assunto forme e denominazioni diverse: le impastatrici, oggi sono conosciute anche come “planetarie” per via del doppio movimento del braccio meccanico, rotatorio e di rivoluzione, simile a quello di un pianeta. Nate come strumenti destinati all’uso professionale, le impastatrici possono essere “a braccia tuffanti”, se simulano il movimento delle braccia umane nell’atto di impastare, oppure “a forcella” o “a spirale”, a seconda della forma del braccio meccanico.
Da queste tipologie di impastatrici, tuttora prevalentemente in uso nelle cucine professionali, è derivata l’impastatrice “planetaria”, adatta anche all’uso domestico, grazie alle dimensioni facilmente adattabili alla cucina di un’abitazione.
Il vantaggio che può offrirti un’impastatrice di questo genere è, in via del tutto intuitiva, quello di ridurre la fatica nella creazione di un impasto, perché basterà inserire gli ingredienti nella ciotola, agganciare la frusta più adatta al tipo di impasto e azionare la macchina, che farà il resto al posto tuo.
Caratteristiche delle impastatrici
L’impastatrice planetaria ha una struttura piuttosto semplice: oltre alla scocca in acciaio, che costituisce la sua struttura portante e racchiude il motore, è dotata di una ciotola (in plastica o in acciaio inox) e di un braccio meccanico, al quale vanno agganciate le fruste, diverse a seconda della lavorazione.
La rotazione del braccio, unita al movimento di “rivoluzione” compiuto dalle fruste, permette la realizzazione di un impasto fluido e omogeneo, pronto per la lievitazione o per essere immediatamente infornato o gustato.
Le fruste sono intercambiabili e hanno tre forme diverse che corrispondono a tre diverse funzionalità:
- a filo, per realizzare impasti leggeri e creme;
- a foglia, per impasti di media corposità e densità;
- a gancio, per impasti pesanti, come la pasta del pane e della pizza.
Utilizzi dell’impastatrice: differenza con il robot da cucina
Le funzioni principali che può svolgere una planetaria sono quelle di impastare, montare e amalgamare: è sufficiente inserire nella ciotola gli ingredienti richiesti dalla ricetta che si vuole realizzare e lasciare che le fruste agganciate al braccio meccanico procedano ad assemblarli.
Date le numerose utilità offerte dall’impastatrice planetaria, spesso questo elettrodomestico viene assimilato al robot da cucina, dimenticando che i due apparecchi hanno modalità di funzionamento molto diverse tra loro.
Mentre, infatti, la planetaria è destinata sostanzialmente alla realizzazione di vari tipi di impasti e presenta la peculiarità, da cui prende il nome, di un particolare movimento del braccio meccanico, il robot da cucina è un dispositivo multifunzione che, oltre a impastare, miscelare e montare, può svolgere anche altre attività, come tritare, frullare e, in qualche caso, anche pesare e cuocere gli ingredienti.
Di contro, le dimensioni dei robot da cucina possono essere anche molto più ridotte rispetto a quelle delle impastatrici, specialmente se queste ultime hanno una portata e una potenza elevate, perché adatte a lavorare impasti voluminosi o pesanti.
Consigli su come scegliere la migliore impastatrice
Se desideri acquistare un’impastatrice, il primo fattore che dovrai valutare è quello relativo all’uso che ne farai, se limitato a preparazioni domestiche, oppure più impegnative, di carattere semi professionale o professionale.
A questo riguardo, rilevano sia la capienza della ciotola, che la potenza del motore: entrambe devono essere commisurate alla quantità di ingredienti da inserire e da impastare, per evitare che l’apparecchio vada in blocco o rimanga irrimediabilmente danneggiato da un super lavoro che non è in grado di affrontare.
Ideale per gli usi domestici e semi professionali, una impastatrice che abbia una ciotola della capienza di circa 7 litri, capace di impastare 3,5 kg di ingredienti, come Emilia di Spice Electronics, dotata anche di regolazione di velocità (da 1 a 6 modalità di impasto) e di accessori aggiuntivi, facilmente acquistabili online, particolarmente versatili e funzionali, anche nella manutenzione, perché lavabili in lavastoviglie.
Infine, un parametro che può aiutarti a individuare la buona qualità di un’impastatrice è il suo costo: non vale la pena acquistare un prodotto che sia evidentemente troppo economico, anche se vanta capacità interessanti, perché potrebbe trattarsi di un dispositivo dalla potenza limitata, capace di realizzare esclusivamente impasti leggeri.
Nella scelta, quindi cerca di valutare il rapporto qualità/prezzo, facendo riferimento, se si tratta di un acquisto online, anche ai feedback, più o meno positivi, dei consumatori e alle opinioni espresse dagli utenti in merito alla reale funzionalità dell’impastatrice.